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Rifiuti edili, in Italia si riciclano pochi materiali
In Olanda e nei paesi dell’Europa del Nord lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti edili derivanti dalle demolizioni nei cantieri sfiora il 90%, mentre in Italia la cifra non supera il 10 % (dati a cura di Legambiente). Per questo, milioni di tonnellate di materiali che vanno dai calcinacci, ai mattoni, alle ceramiche o al vetro finiscono spesso in discariche abusive con gravi danni per l’ambiente così come è emerso dal convegno sul tema organizzato dalla Commissione Bicamerale d’inchiesta sui rifiuti e dal Centro Materia Rinnovabile.
Affidarsi a una ditta specializzata come Gea Consulting – inclusa nella White List della prefettura di Viterbo delle aziende virtuose – permette di contare sullo smaltimento di calcinacci e di altre macerie edili con la massima serietà grazie al trasporto verso centri di smaltimento rifiuti certificati. Da non trascurare, inoltre, è anche l’aspetto dell’assistenza al cliente nella gestione della parte burocratica al momento di destreggiarsi tra modelli MUD, esenzioni e codici CER che permettono di identificare i rifiuti pericolosi.
Sicurezza in primo piano: le tecniche di bonifica amianto
Per quanto riguarda gli interventi per lo smaltimento di materiali che contengono amianto, il D.M. 6-9-1994 prevede tre diversi metodi di bonifica per manufatti come lastre, mattonelle, pannelli e tegole. La rimozione amianto è senza dubbio la soluzione più utilizzata perché permette di risolvere il problema in maniera definitiva rimuovendo i materiali contaminati e sostituendoli con soluzioni alternative.
Per contenere i costi, però, è possibile ricorrere alla tecnica dell’incapsulamento che consiste nel trattare i materiali che contengono amianto con specifici prodotti che inglobano le fibre formando una pellicola protettiva sulla superficie esposta agli agenti atmosferici del manufatto. Il vantaggio dell’incapsulamento è quello di non richiedere un manufatto sostitutivo e di essere adatto anche per materiali poco friabili come l’eternit.
Infine, il confinamento, permette di separare l’amianto dall’ambiente esterno per mezzo di una sovracopertura che rappresenta una barriera costruita con materiali resistenti agli urti che si adatta bene alla bonifica di aree piccole dimensioni, anche se è poco adatta quando è necessario accedere frequentemente agli spazi confinati. Gea Consulting può individuare con il cliente la soluzione migliore in base alle caratteristiche dell’area da bonificare e si occupa non solo degli aspetti pratici della rimozione, ma anche del disbrigo delle pratiche burocratiche.
Quali aziende possono beneficiare di una corretta gestione dello smaltimento dei rifiuti?
In Italia, i rifiuti speciali prodotti hanno ormai superato le 130 milioni di tonnellate e sono quattro volte di più dei normali rifiuti solidi urbani. I dati che emergono dall’ultimo rapporto Ispra hanno permesso di individuare al primo posto tra i produttori di questa tipologia di rifiuti i cantieri edili e il settore delle demolizioni che da soli rappresentano quasi il 40% del totale dei rifiuti speciali e al quale seguono le attività legate al risanamento ambientale e quelle dell’industria manifatturiera (20%).
Ogni tipologia di attività richiede una corretta gestione del ciclo dei rifiuti così, ad esempio, gli scarti industriali possono essere riciclati così come la corretta demolizione all’interno di un cantiere permette il recupero di rottami ferrosi e metallici. Vernici, toner, polistirolo e rifiuti elettrici: anche l’industria manifatturiera o gli uffici hanno esigenze specifiche per tutti i settori così da permettere lo smaltimento di materiali spesso pericolosi per l’ambiente.
Gea Consulting si occupa non solo di queste tipologie di rifiuti, ma può organizzare la raccolta anche per mense, enti pubblici e aziende ospedaliere con la massima sicurezza dal punto di vista della salute umana e dell’ambiente e per mezzo di container e cassoni omologati per il trasporto di qualsiasi tipologia di rifiuto.
Le procedura di bonifica ambientale
Con il D.Lgs. 152/2006 vengono previste anche le norme in materia di bonifica dei siti inquinati e in particolar modo si sancisce che il soggetto responsabile dell’inquinamento ha l’obbligo di bonificare il luogo, attivando quelle misure d’emergenza che permettono di limitare i danni al terreno e alle falde acquifere.
Il personale di Gea Consulting è disponibile per consulenze geologiche e ambientali e segue costanti corsi di aggiornamento sulle tecniche di bonifica dei terreni inquinati così da applicare ad ogni caso la procedura migliore nel rispetto dell’ambiente e in tempi certi. A seconda dei composti organici e inorganici presenti nel suolo sarà possibile individuare soluzioni di trattamento biologico, termico o chimico-fisico direttamente sul posto oppure ex situ, ovvero con rimozione del terreno contaminato e successivo trasporto verso appositi impianti di smaltimento dotati delle tecnologie necessarie per la decontaminazione.
Trattamenti come quelli di soil extraction, di inertizzazione o di termodistruzione sono essenziali per affrontare problematiche importanti come la contaminazione da idrocarburi o metalli pesanti e rappresentano solo alcuni delle possibilità di bonifica che permette il ripristino ambientale.
Come avviene il trasporto rifiuti speciali?
Il trasporto dei rifiuti speciali prevede, innanzitutto, la necessità di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali anche nel caso di quantità che non superino i trenta chilogrammi (o i trenta litri al giorno).
L’Albo comprende tre categorie:
- categoria 1 per la raccolta e il trasporto di rifiuti urbani;
- categoria 4 per la raccolta e il trasporto di rifiuti speciali non pericolosi prodotti da terzi;
- categoria 5 per la raccolta e il trasporto di rifiuti speciali pericolosi.
Gea Consulting è iscritta all’Albo ed effettua il trasporto di rifiuti per le categorie 4 e 5, servendosi di automezzi adatti sia per il trasporto di quantità limitate sia di appositi container rifiuti per tutti i tipi di materiale di scarto e che possono essere caricati all’occorrenza sui camion con la massima sicurezza. Cassoni e container potranno essere a cielo aperto per i rifiuti solidi oppure a tenuta stagna per liquidi, semi-liquidi e fanghi, mentre, per i rifiuti pericolosi di categoria 5 sono disponibili anche di appositi container omologati ADR che permettono di affrontare in tutta sicurezza lo spostamento verso i luoghi di stoccaggio e smaltimento.